martedì 26 agosto 2008

pronti

pronti a partire. corse pazze in questi due giorni per riuscire a fare tutto. ma la sensazione di essersi scordati qualcosa rimane. direzione croazia. isola dei pedoni: silba. spero di riuscire a staccare il cervello dalle cose da fare. lo so, il mondo andrà avanti anche senza di me. e allora non vedo l'ora di essere in questa isola da sogno. mare. sole. silenzio. i bimbi e l'amica. ben dodici giorni di stacco. da tutto e tutti. i cellulari? uno dietro e l'altro sempre spento o quasi. ci rivediamo qui la prima domenica di settembre. che tragicamente ci accoglierà con la festa del perdono e le giostre sotto casa. ma noi saremo rilassati e non ci smuoveranno nemmeno un capello. buon lavoro a chi resta.

sabato 23 agosto 2008

a come amici o amore

sono confusa. so di amare un uomo da oltre dieci anni. vorrei viverci insieme. condividerci il tempo e lo spazio.invece ho trovato un amico. ci condivido più cose che con il mio amore. è piacevole sentirsi importanti. amati. non ho mai fatto l'amore con lui. non credo ce lo farò. rispetto troppo le persone che ha in torno. ma mi sta facendo un po' innamorare. ci sto bene. mi fa ridere. mi porta in giro. mi tiene in considerazione. mi stima. poi parla con un amico. non ce la fa più a tacere. e l'amico gli risponde prima ancora che lui parli:si vede lontano due chilometri! cosa vuoi raccontarmi! e lui gli dice che non abbiamo mai fatto l'amore. e l'amico gli risponde: quanto vuoi fartela durare? ed è vero. se ci facessi l'amore sarebbe finita. o finirebbe presto. e io mi sento egoista ma non voglio farcelo. non posso. per me e per lui. però è bello sapersi amati. e soprattutto sapersi molto apprezzati. e non solo fisicamente. anzi.

mercoledì 13 agosto 2008

quando ti sembra di essere forte

e invece non lo sei. ti accorgi di tutta la tua fragilità. ti accorgi della tua dipendenza. del bisogno di sentirsi amata. del bisogno di essere la prima e unica. del bisogno di esserlo per QUELLA persona. della fragilità di decisioni prese più per ripicca che per altro. dell'infinita sopportazione che un essere umano può avere. ti accorgi che la dipendenza da qualsiasi cosa crea un'astinenza indescrivibile. mi sento un cristallo davanti ad un elefante con la zampa alzata. chissà se mi frantumerà o riuscirò a farmi spostare prima.intanto affrontiamo la giornata. piccoli passi. si scalano montagne.

martedì 12 agosto 2008

ferragosto si avvicina

meno due. ebbene sì. parto anch'io. raggiungo l'orda di italici sdraiata al sole. ne ho proprio voglia. di mare, intendo. di italici meno ma non possiedo un'isola mia. ben quattro giorni di acqua salata, sabbia calda e compagnia di figlia e amiche. almeno si stacca il cervello dal lavoro. si prende un sano colore non da malata. e quando si rientra saremo più forti. almeno si spera.
P.s. e nel frattempo mi godo anche un po' di olimpiadi che non ho visto nulla!

sabato 9 agosto 2008

in vino veritas

dicevano i latini. per me invece c'è solo una bella serata. calici di stelle in chianti. dopo il quinto assaggio ho perso il conto. la piazza era abbastanza piena di gente. carini gli stand con vino e cibo o artigianato mescolati. le bimbe indipendenti che girellavano tra i banchi. noi grandi decisamente allegri ma non del tutto andati. comunque la cosa fondamentale di ieri e di oggi è che sono con la mia piccola donna. anche se ancora dorme beata per recuperare il sonno perso al campo scout. o sarà il vino assaggiato?

lunedì 4 agosto 2008

donne piccole e grandi

ieri siamo stati a trovare i ragazzi al campo scout.ho provato l'ebrezza di fare un ponte tibetano e una discesa in carrucola. questi scout sono matti ma si divertono come pochi. il mio amore si è sfregiato il viso cercando di rompere un legno. fortuna niente di grave. mentre ci raccontava come aveva fatto a sbucciarsi in viso è arrivata una amica e l'ha abbracciata da dietro sussurrandole: glielo hai detto? il cuore ha perso un colpo e un sorriso mi è salito alle labbra. avevo già intuito. mia figlia è diventata donna. non immaginavo che potesse essere così emozionante. un po' mi dispiace e un po' sono contenta. lei è stata molto brava perchè non ha fatto scene strane. è solo andata a chiedere assorbenti alle amiche. per fortuna non ha dolori di pancia. ora non vedo l'ora che sia giovedì per vederla di nuovo e farmi raccontare tutto quel che è successo al campo.

venerdì 1 agosto 2008

primo agosto

lavoro mio non ti conosco. deve essere il motto di molti italiani. senza eccezione dei miei compaesani. infatti stamani in solito camion che passa sotto le finestre alle sei, facendo ballare il letto, non è passato. alle sei e mezzo ancora la strada era silenziosa. verso le sette un po' di macchine hanno rotto la pace ma si sentiva che erano guidate da chi è già in ferie. almeno, se non fisicamente, di cervello. andavano piano godendo la brezza mattutina. i motori li avevano quasi imbavagliati per far poco rumore. mica come ieri che era ancora luglio! e poi che luglio: il trentuno! e oggi è pure venerdì. e di questo ne sono contenta anch'io perchè domani non avrò nessuna sveglia. perchè a me il primo agosto non cambia nulla. io lavoro, io. fino al quattordici, io!