venerdì 27 agosto 2010

saturno contro

il mio amico topesio oggi mi ha detto: non ti preoccupare è solo saturno contro. poi passa. eppure sembra non finire. riappare con una potenza immane. quello che speravi, ti illudevi fosse sepolto, chiuso, cicatrizzato si rilacera. ed è di una potenza inaspettata. doloroso fino a far male nel midollo. saturno contro. saturno che ti schiaccia e ti toglie il fiato. saturno che ti tortura. ma poi passa. almeno si spera sennò è la fine.

mercoledì 25 agosto 2010

bisogno di certezze

mi sa che mi devono arrivare. oggi non mi sopporto da sola. vorrei chiarire il mio punto di vista ma non posso. non mi viene dato modo di farlo. e non voglio farlo per telefono. e mi sento sospesa. e non mi sento bene. la schiena si ribella al mio cervello. si sta bloccando. un'altra ernia sembra essere apparsa con tutta la sua magnificenza di dolore. e dico un'altra perchè il dolore è lo stesso ma il punto no. questa è più alta. intanto mi consolo con un vestito nuovo. carino. l'ho fatto cucire da una nuova sarta. mi sembra che sia abbastanza brava. ma la testa torna lì in un loop senza fine. ma domani è un'altro giorno! maremma zucchina!

giovedì 12 agosto 2010

gita a cecina

provare un’esperienza nuova. la voglia di non guidare. di non prendere la macchina dal parcheggio. l’autobus è stata una scelta obbligata. il viaggio di andata in compagnia di un solo bianco. l’autista. il resto tutti neri, vucumprà stanchi e carichi. abituati ad aprire il porta bagagli dell’autobus per mettere le loro cose invendute. un giro per cecina città. qualche negozio carino. niente di interessante davvero. alla fine con un carico di soli elastici per capelli, mollette e un orecchino siamo tornate alla fermata dei pulman. pochi minuti di attesa per trovare il nostro. la porta aperta per salire e mettersi comodi. poi ecco l’autista. un vero provinciale di livorno. parlata aperta. teatrale come tutti i veri livornesi. ha dato indicazioni ad un paio di persone. ha attaccato bottone con noi riguardo i ritardi e i disservizi. ed è uscito con: “vi do il numero verde e chiamate. almeno capiscono! che ci vuoi fare son comunisti! c’è toccato riprendere uno mandato via a calci con 180 mila euro ma il partito l’ha rimesso a capo!” non ho mai fatto un viaggio più buffo di questo. quando siamo scese ci ha pure suonato per salutarci. troppo divertente. mia figlia si è divertita più per il viaggio che per la passeggiata tra i negozi. provare per credere:usate l’autobus per gli spostamenti estivi e morirete dal ridere!...almeno qui!